La Direttiva Europea 2007/60/CE, recepita nel diritto italiano con D.Lgs. 49/2010, ha dato avvio ad una nuova fase della politica nazionale per la gestione del rischio di alluvioni, che il Piano di gestione del rischio di alluvioni (PGRA) deve attuare.
Scopo principale del PGRA è la riduzione delle potenziali conseguenze negative su:
• salute umana;
• attività economiche;
• ambiente;
• patrimonio culturale.
A tal fine il PGRA, introdotto dalla Direttiva per ogni distretto idrografico, orienta la sua azione sulle aree a rischio più significativo, organizzate e gerarchizzate rispetto all’insieme di tutte le aree a rischio e definisce gli obiettivi di sicurezza e le priorità di intervento a scala distrettuale, in modo concertato fra tutte le Amministrazioni e gli Enti gestori, con la partecipazione dei portatori di interesse e il coinvolgimento del pubblico in generale.
In considerazione della data di ultimazione e pubblicazione del PGRA fissata dalla Direttiva europea 2007/60 per il 22 dicembre 2015, sono state sviluppate – coerentemente all’ordinamento nazionale (art. 66, comma 7, D.Lgs.152/06) – le diverse fasi della procedura di adozione e approvazione del PGRA di seguito riportate:
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Dicembre 2015: PGRA 2015
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Dicembre 2014: Progetto di PGRA
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Giugno 2014: Schema di Progetto di Piano
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Dicembre 2013: Mappe di pericolosità e rischio
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Dicembre 2013: Dalle Mappe al Piano
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Giugno 2013: Valutazione globale e provvisoria
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Luglio 2012: Calendario, programma di lavoro e misure consultive
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Dicembre 2010: Decreto del Segretario Generale n. 76/2010
per l’attuazione della Direttiva 2007/60/CE
Il processo di pianificazione è stato accompagnato dalle seguenti attività: