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La pianificazione di Distretto entra in aula al Corso di Laurea Magistrale in Scienze Geologiche applicate alla sostenibilità ambientale

l’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, nell’ambito delle proprie attività istituzionali di informazione e comunicazione scientifica, ha organizzato a Dicembre 2022, un evento formativo di presentazione dei Piani di Gestione del Distretto, rivolto agli studenti del 2° anno del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Geologiche applicate alla sostenibilità ambientale dell’Università degli Studi di Parma, accompagnati dal prof. Daniele Nizzoli.

Gli studenti, che frequentano il corso di ” Sostenibilità, vulnerabilità e rischio ambientale in bacini antropizzati” tenuto dal prof. Daniele Nizzoli, hanno avuto così l’occasione di vedere come si concretizza a livello di pianificazione distrettuale la gestione del rischio alluvioni e la tutela della qualità delle acque. Si è trattato di un vero e proprio toccare con mano ciò che viene studiato sui libri e insegnato all’Università .
In particolare, l’ing. Ginevra Mantovani, dopo una breve introduzione sui principi fondanti la Direttiva Alluvioni 2007/60/CE, ha illustrato come vengono definite le mappe di pericolosità (che interessano le aree allagate) e le mappe del rischio ( popolazione coinvolta, superficie urbanizzate e produttive ed infrastrutture strategiche interessate). Tali mappe costituiscono il riferimento per definire il Piano di gestione dei rischi di alluvioni che ha la finalità di ridurre le conseguenze negative per la salute umana, l’ambiente, il patrimonio culturale e le attività economiche.
Mentre la dott.ssa Elena Barbieri ha presentato i principi fondanti della Direttiva Quadro sulle acque e i molteplici passaggi che portano all’aggiornamento del Piano di gestione delle acque per il distretto.
La sala comitato dell’Autorità si è quindi animata di un confronto vivace tra le competenze accademiche degli studenti e l’esperienza dei funzionari che seguono i processi pianificatori. Per AdBPo questi confronti con realtà accademiche risultano di particolare interesse anche per valutare se gli strumenti operativi messi in campo dalla pianificazione distrettuale per quantificare e mitigare le pressioni e gli impatti sugli ecosistemi acquatici possono essere aggiornati e migliorati.